Li chiamano "teodem". Più che una parola -ed ancor prima di una cazzata- è un ossimoro orwelliano. È il bi-pensiero che ormai inquina e corrompe ogni dibattito, confronto, progetto politico, erodendolo dalla base.
Vediamo di fare chiarezza: in democrazia il potere e la legittimazione del potere vene dal demos, dal popolo. In una teocrazia invece, la pietra angolare dello stato è Dio. Le due cose non sono compatibili, sono agli antipodi. Non si può essere -checchè qualcuno di AN ancora penserà così- fascisti e democratici, monarchici e repubblicani. Se questo paese non vuole più essere la terra dei cachi cominciamo a bonificare almeno le parole. Ridiamo un senso al logos, per Dio!

La teocratica Binetti oggi ha votato contro la fiducia al governo perchè l’Italia si appresta a ratificare delle norme che tutelano la pari dignità tra i sessi e gli orientamenti sessuali. Come sia possibile che un essere come la binetti sia eletta tra le file di un partito progressista forse dovremo chiederlo a Rutelli… Io mi chiedo come sia possibile opporsi a delle norme che tutelano la dignità degli esseri umani, come sia possibile che esseri del genere possono arrivare a decidere… La binetti non è migliore di un ultra che sfascia una macchina, anzi… E il suo posto è tra i banchi dell’opposizione, insieme a quelli che fanno gli squadristi in aula.
Dormi Napolitano, buon sonno. Dormite giornalisti, a cominciare dal TG3.
Povera patria.
[…] nota però, è l’aggressività della Bindi. Sembra quasi che, senza la sponda dei c.d. “teocon“, soffra di una sindrome di accerchiamento. Mirabile questo contributo audiovisivo da […]
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